Il Nettuno non sarà più disarmato

Oggi il nuovo tridente forgiato da Luigino Armani sostituirà quello rubato

 Il tridente sarà impugnato di nuovo dalla statua del nettuno. Ma stavolta, assicurano dal comune, sarà cementato per bene alla fontana di piazza delle Oche. Questa mattina infatti, alle 10, gli operai del cantiere comunale e i tecnici del laboratorio Bronzini & C. sas collocheranno l’opera d’arte realizzata e donata da Luigino Armani, 92 anni, artista e fabbro di Pannone, frazione del comune di Ronzo Chienis. Come anticipato dal Trentino poche settimane fa, l’opera d’arte aveva ricevuto il via libera dalla Soprintendenza e poteva essere brunita. Il tocco finale del laboratorio Bronzini si è concluso alla fine di aprile e questa mattina, ad un anno da furto, il tridente sarà fissato alla mano destra della statua, posta sopra la fontana di piazza delle Oche. Sarà ricostruita anche la mano destra della statua. Una targhetta in bronzo ricorderà ai posteri il nome dell’autore dell’opera d’arte.

Come si ricorderà, il tridente della statua era stato strappato da mani ignote. Svariate le ipotesi sull’identità degli autori del furto, ma finora il simbolo del re dei mari non è stato ritrovato. Per un anno, la statua è rimasta orfana del tridente, vittima anche di scherzi e burle. Alcuni commercianti della zona si erano dichiarati pronti ad avviare una colletta per finanziare i lavori per il nuovo tridente. Alla fine, invece, si è fatto avanti Luigino Armani. A 92 anni suonati, ha deciso di prestare il proprio talento artistico, per costruire il nuovo tridente. Dal disegno all’opera finita sono passati diversi mesi, prima di ricevere il via libera della Soprintendenza. nella sua fucina di Pannone, Armani ha forgiato le tre parti del tridente in sole tre settimane.

La posa del nuovo tridente coinciderà con i lavori di pulizia e ristrutturazione della statua e della fontana che saranno effettuati dai tecnici della ditta Bronzini.

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